Presentazione alla stampa Fernando Gago, centrocampista argentino in prestito dal Real Madrid.

Quando Baldini ti portò a Madrid c'erano moltissime aspettative, perchè non hai avuto tanta fortuna e a Roma ti senti di passaggio o pensi possa essere una soluzione definitiva?
"Non è proprio così, quando sono arrivato abbiamo anche vinto un campionato, poi si è complicato tutto con un infortunio. Positiva l'esperienza al Real Madrid, ho vinto tanti titoli. Con l'infortunio anche la fiducia dell'allenatore è venuta a mancare. Qui cerco di guadagnarmi la fiducia dell'allenatore e per il futuro non so, è un incognita"
Ci sono similitudini tra Luis Enrique e Mourinho?
"No, sono allenatori molto diversi, ognuno ha il proprio modo di lavorare anche se ada ognuno si può prendere qualcosa di buono"
Sei pronto per giocare?
"Sì, per fortuna sto bene, ho giocato la Coppa America, è vero che avevo un problemino ma è stato smaltito e ora sono pronto"
Quanto ha influito nel tuo arrivo a Roma la presenza di Franco Baldini che ti aveva voluto al Real Madrid?
"Ovviamente è stato un fattore importante ma non predominante, importante è stato il progetto di questa squadra"
Qual'è il tuo pensiero su Mourinho?
"Non devo mandare nessun messaggio, lui è l'allenatore e deve prendere le decisoni, sono stato infortunato e non ho giocato. Ora devo voltare pagina"
Si parla della tua compatibilità con De Rossi, pensi di poter giocare da intermedio nel centrocampo a tre? E poi si vocifera che tu sia stato messo da parte per aver detto che il Barcellona gioca meglio del Real Madrid...
"La posizione con De Rossi non ci saranno problemi, possiamo coesistere. Posso ricoprire tutti i ruoli del centrocampo così come ho fatto con l'Argentina quando ho giocato anche più avanzato. Riguardo la mia situazione nel Real non pensavo che le mie parole potessero dare adito a polemiche di questo tipo, il Real Madrid ha dimostrato di essere una grande squadra vincendo anche la Supercoppa. Con Mourinho non avuto nessun problema personale"
Fai parte di un progetto innovativo, intrigante. Sabatini ci ha detto che voi nuovi siete un pò imbarazzati dalla presenza di Francesco Totti, ma che umore c'è nello spogliatoio?
"In realtà sono stato qui solo un giorno nello spogliatoio, non ci saranno problemi. La cosa importante è che vogliamo vincere tutte le partite. Il semplice fatto che si sia parlato tanto di Totti in questi giorni vuol dire che i giovani lo devono prendere ad esempio"
Vista la rosa della Roma, dove può arrivare e che obiettivi può raggiungere?
"Parlare di obiettivi già oggi può essere prematuro, a livello di club e di progetto la Roma devo ambire agli obiettivi più alti e i giocatori vogliono regalare grandi successi"
Cosa significa avere Totti in campo?
"Credo che influisca molto sia dentro che fuori dal campo, è importante per quello che ha vinto e che rappresenta e per il suo carisma. E' sempre meglio averlo nella propria squadra che fuori, è Totti è un esempio"
Un tuo pregio e un tuo difetto? Ci descrivi Erik Lamela?
"E' difficile indicare un mio pregio e difetto, in ogni caso cerco di lavorare e migliorare ogni giorno, l'impegno deve essere massimo. Credo che un pò tutti mi conoscono avendo giocato per cinque anni nel Real Madrid. Lamela ha le idee ben chiare ed è buono che abbia questa disponibilià per giocare in un club come la Roma"
Qual'è il motivo per il quale negli anni al Boca e al Real Madrid hai segnato pochissimo?
"Dipende dalla mia posizione in campo, nel Boca e nel Real Madrid giocavo molto indietro e comunque questo è un aspetto da migliorare"
Perchè hai deciso di venire alla Roma anche se è uscita dall'Europa League? Luis Enrique?
"Non penso sia stato un errore o un rischio, questo è un progetto nuovo. Peccato che la Roma è stata eliminata dalla coppa ma ci sono altri obiettivi importanti. Per quanto riguarda Luis Enrique è un vantaggio che parli spagnolo come me,dal punto di vista personale è una persona molto saggia che sa quello che vuole"
Tu hai venticinque anni, quanto è stimolante far parte di un progetto con tanti giovani? 
"E' un progetto estremamente interessante, è stata allestita una squadra importante. E' vero che ho venticinque anni e che è strano che abbia già giocato tante partite nel Real Madrid e nella Nazionale, io voglio rappresentare un'opzione in più per l'allenatore"
Quale consiglio puoi dare ai giovani della Roma per affermarsi?
"Io ho iniziato molto giovane, ho vinto molti titoli nel Boca Juniors, la tappa successiva è stata il Real Madrid, a vent'anni sono stato convocato per la prima volta in Nazionale e il segreto è quello di essere sempre umili e di porsi sempre obiettivi oltre a non andare su di giri per una partita fatta bene in Serie A o in Champions League"
Come è stata la trattativa con la Roma ed è vero l'interessamento del Palermo?
"Non sapevo dell'interessamento del Palermo, io avevo dato una parola ad un dirigente della Roma e per me la parola conta più di tutto, oltre al denaro"
Che idea ti sei fatto sul campionato italiano e su come può giocare questa squadra? Un disegno tattico?
"Io credo che la Serie A sia sempre il campionato più importante del mondo per il balsone delle squadre e dei giocatori che ci sono. Sono venuto qui a giocare contro la Roma con il Real Madrid e lo stadio mi aveva colpito, c'è un calore molto simile a quello argentino. In squadra c'è una concorrenza sana, bisognerà trovare un giusto equilibrio tra i reparti e ci si guadagna il posto allenamento dopo allenamento"
Quale è stato il tuo rendimento nei derby, nei hai più vinti o persi? Hai pianto per la retrocessione del River Plate?
"Ho giocato tanti derby, ho una saldo positivo, credo di averne perso solo uno. La retrocessione del River non è un bene per il calcio argentino così come quando retrocede qualsiasi grande club"

Nessun commento:

Posta un commento

aggiungi un tuo commento !