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Confereza stampa LUIS ENRIQUE 02/08



Quali giocatori mancano per essere davvero la "sua" Roma?
"Manca ancora qualcosa per essere la mia Roma, dei giocatori ad esempio".
Per il dopo Vucinic?
"Nessuno in particolare, ma deve identificarsi con questo club, questo progetto e la società; chi deve venire deve essere coinvolto al 100%".
Su De Rossi: quanto c'è di suo nel cambiamento del giocatore?
"Lavoro con lui tuti i giorni, è un punto di riferimento per tutta la squadra; io voglio che resti, poi ovviamente conta anche la sua volontà".
A che punto è oggi la Roma?
"Siamo ancora ai primi passi, mi piace l'atteggiamento dei ragazzi. Capiterà di cadere, ma dobbiamo saper rialzarci, dobbiamo avere la fiducia in noi stessi.è Questo sarà un percorso lungo e tortuoso".
Cosa ti aspetti dall'amichevole di domani sera?
"Vincere o perdere cambia poco; sarà importante l'attegggiamento dei ragazzi e vedere quanto di quello che stiamo facendo in allenamento si vedrà domani sera a Budapest".
De Rossi è un centrale di centrocampo o può giocare anche come interno?
"Dipende dalla situazione, dalla partita, ma può giocare in entrabi i ruoli".
C'è un giocatore su cui metterebbe il veto alla partenza?
"Adesso non vedo nessuno che vuole andare via, poi domani non so. Se me ne rendessi conto però ne parlerei prima con la società, non lo direi qui in conferenza".
Ha un'idea di dove collocare la Roma? Per cosa può lottare questa squadra?
"Non lo so, non sono Harry Potter e non ho la sfera di cristallo. E' ancora presto per dirlo".
In quali reparti bisogna intervenire con più urgenza con il mercato?
"Non voglio dare indicazioni, con Walter Sabatini in privato comunque mi tengo sempre aggiornato e poi lui pensa ai giocatori che ci possono servire".
Sta trovando difficoltà nell'applicare il suo tipo di calcio che è stato definito innovativo per l'Italia?
"Non credo sia un'idea di calcio rivoluzionaria, mi interessa che in allenamento i giocatori siano sempre competitivi, attenti e abbiano l'atteggiamento giusto. Tutti al momento stanno lavorando bene e da loro ho degli input positivi; quando passeremo alle partite vere non so cosa accadrà, ma sono pronto ad affrontare qualunque cosa".
Ci sono squadre che già sono un passo avanti alla Roma, squadre più complete?
"A dir la verità non ho visto le altre squadre della Serie A, abbiamo tanto lavoro da fare qui. All'inizio del Campionato si vedrà da subito chi avrà maggiori possibilità di vincere. Io sono impegnato nel creare una Roma competitiva, con i migliori giocatori che ho a disposizione".
Heinze e Bojan domani giocheranno?
"Si stanno allenando con il resto del gruppo, ma preferisco non dire alla stampa quello che prima non ho detto ai giocatori".
Quale giocatore lo ha impressionato di più?
"Molti, ma Viviani in particolare".
Su Cicinho.
"Fa parte della Roma, è in un otimo momento di forma, giocehrà anche lui".
La Roma ha cambiato molti giocatori. Sarà un'avventura costruire una squadra con una base nuova di molti giocatori?
"Sarebbe stato meglio partire con una base ampia già confezionata, ma già nel Barcellona B ero abitutato a cambiare molti giocatori. Sarà un'avventura meravigliosa. Sono qui da un mese ho trovato un ottimo ambiente, un'ottima rosa, sono contentissimo e sicuramente ho preso la decisione giusta nel venire qui".
E' più importante avere giocatori bravi al di là dell'età o giocatori esperti che fanno la differenza?
"La carta d'identtità non mi interessa, mi interessa come si allenano e come giocano. Un giocatore più giovane può dimostrare più esperienza di altri, uno più anziano invece una grande vitallità come i più giovani. Quello che mi interessa è la loro identità calcistica"

Luis Enrique in conferenza stampa al termine della partita contro il Sudtirol

Che indicazioni ha tratto?
"Pochi giorni di preparazione. Non ci sono stati infortuni, la condizione fisica migliora, ci siamo misurati contro un avversario organizzato".
Bojan è ufficiale, un commento?
"Bojan è stata una mia rischista esplicita, è un giocatore straordinario, ha fame di vittorie ed è un buon finalizzatore. Nella sua posizione ci sono anche altri giocatori con caratteristiche simili perché ci piace che ci sia concorrenza".
Menez dovrebbe andare in Francia
"Non ha giocato perché non era il caso di correre dei rischi inutili, dato che sappiamo che sta trattando con un altro club".
Vucinic è stato molto tonico, ha ricevuto degli applausi
"Preferisco non soffermarmi sulle individualità. Ho abbiamo visto un gruppo di giocatori che ha fatto molto bene, sia sul piano tecnico che fisico".
Pizarro ha preso una botta a fine gara, come sta?
"E' stata un abotta al ginocchio, ma non è niente di grave".
Vucinic  deve restare alla Roma?
"Fa parte di questa rosa, come tutti gli altri è un giocatore da Roma".
Come giudica la prestazione di oggi di José Angel?
"E' un giocatore che anche i tifosi volevano vedere, è un giovane interessante e ha fame di arrivare; la sua prestazione oggi è stata in linea con quella degli altri".
Che squadra ha visto oggi?
"Oggi abbiamo visto una manovra abbastana insistita, è una squuadra in grado di reggere un modulo d'attacco; cerchiamo di portare molti giocatori in area, poi bisogna vedere se gli avversari ce lo permetteranno. Questo comunque  è il calcio che mi piace".
Come stanno i ragazzi dal punto di vista atletico?
"La preparazione corrisponde alla nostra esperienza, non ho mai avuto squadre che non corressero. Sono sicuro che correremo come le altre squadre se non di più. L'erba qui è più alta di come vorrei, l'ideale sarebbe un'erba più cotta per velocizzare l'azione".
Ha espresso pareri sui nuovi arrivi e sulle eventuali cessioni?
"Non sarebbe opportuno portare in squadra giocatori non graditi dall'allenatore. Tuttavia alcuni sono stati scelti dal club, alcuni da me; tutti comunque avranno stessi diritti e doveri e verranno presi in considerazione allo stesso modo".
Borriello-Totti-Bojan insieme: è possibile?
"Bojan può ricoprire tutte le posizioni d'attacco; a volte potremmo giocare anche con più di tre attaccanti, l'importante è perseguire un'idea collettiva di gioco. Bisogna sempre considerare, poi, gli avversari di partita in partita. Con me hanno più possibilità di giocare calciatori offensivi, ma bisogna stare attenti alla fase difensiva".
Su Heinze.
"Ha un curriculum prestigioso, è versatile e può ricoprire diverse posizioni; ha una forte personalità. Giocatori come lui possono soltanto innalzare il livello della squadra".
Come si è trovato qui a Riscone?
"Si, ci siamo trovati molto bene; l'impianto è ottimo e spero torneremo l'anno prossimo".

Conferenza stampa Luis Enrique nel ritiro di BRUNICO

Cosa ti ha più colpito in questi primi giorni?

"Diverse cose, tutta la gente che segue la squadra, la grandezza del club che ci sta consentendo di lavorare al meglio, il lavoro dei ragazzi, le infrastrutture mi piace tutto".
Cosa può dare Bojan in attacco e Heinze i difesa?
"Finché non firma il contratto e non ci raggiunge a Brunico non parlo di questi giocatori. DI mercato parla il club, parla Sabatini. Dopo le visite mediche sarà la società a dirci quando avremo a disposizione questi giocatori. Stiamo lavorando per portare giocatori che possano portare qualcosa di diverso rispetto ai giocatori che abbiamo. Speriamo che sia confermato l'acquisto, nel calcio può succedere di tutto, serve sempre gente che porti una visione differente".
Totti quanto farà crescere i giovani come Lamela e Bojan, soprattutto in merito alla "pigrizia" di Totti citata da Baldini qualche giorno fa?
"Sono sicuro che si Totti che Baldini vogliano il meglio del club, non voglio entrare ancora in queste questioni. Giocatori come Totti, De Rossi e Perrotta sono sempre un esempio per i giovani e pretendiamo da loro sempre di più".
In cosa deve intervenire maggiormente?
"Non sono preoccupato di nulla. I giocatori stanno lavorando in maniera differente rispetto al passato, è solo una settimana che siamo qui e quasi ogni giorno facciamo una doppia seduta di allenamento. Abbiamo solo bisogno di pazienza e tranquillità".
E' vero che lei fa vedere alcuni video del Barcellona?
"Ho detto nella prima conferenza stampa che il modello Barça è differente, è un modello unico, è nel loro dna, noi dovremo applicare un modulo di gioco che si adatti perfettamente alle nostre caratteristiche e fino a quando non sarà terminato il mercato non potremo fare un bilancio definitivo. Ci sono molti metodi di lavoro, è fondamentale per noi che i giocatori siano felici, la testa è fondamentale".
Vucinic? E' lontano da questo progetto?
"No, Mirko non si è allenato per un problema al ginocchio negli ultimi due giorni; tutti cerchiamo di lavorare in sintonia, come un gruppo e questo vale sempre sia quando si gioca che quando ci si allena".
Sei preoccupato delle questioni societarie?
"No, non sono assolutamente preoccupato, è normale quando si perfeziona un passaggio di proprietà di questo calibro, nessuno di noi è preoccupato, anzi siamo molto concentrati".
Josè Angel?
"Ha 21 anni ma ha già molta esperienza, ha corsa e pensiamo che possa farci migliorare, anche se tuttavia dovrà ancora imparare vista la sua giovane età".
Che peso hanno le aspettative dell'ambiente su di lei?
"E' normale, fanno parte dei tifosi; sento questo sostegno fortissimo, le sentivo prima da calciatore ed ora le sento da allenatore. Mi piace questo tipo di pressione perché può essere uno stimolo per noi. Ai tifosi dico di inneggiiare i tifosi e non me".
Dove colloca la Roma? E' una squadra di prima o seconda fascia?
"Dobbiamo aspettare la fine del mercato per sapere quale sarà la rosa completa; noi lotteremo per vincere tutte le partite, voglio costruire una squadra che abbia una sintonia e che si metta alle spalle i problemi dell'anno passato. Il gruppo deve essere coeso per affrontare i momenti difficili perché, come è normale che sia, ce ne saranno. Ricerco il sostegno dei tifosi perché scenderemo in campo in 80 mila e non in 11. Questa pressione è meravigliosa, è una pressione benedetta".
Lo scorso anno Ranieri disse che non c'era abbastanza entusiasmo. Qual è oggi invece la situazione?
"Ranieri è un grande allenatore, ma sul passato non esprimo giudizi. Dobbiamo convincere i giocatori della bontà diquesto progetto e se non saremo in grado non andremo da nessuna parte, perché sono i giocatori che in campo devono risolvere i problemi. Io ho sensazioni positive, saranno i risultati a comandare, ma ho buone impressioni".
Nel suo calcio c'è un riferimento ad Arrigo Sacchi? 
"Credo che tutti gli allenatori perseguano l'obiettivo di vincere, noi abbiamo il nostro metodo e il nostro modello anche in base ai ragazzi che abbiamo a disposizione; il nostro compito è aiutare ed agevolare i giocatori in questo senso. Non penso che il nostro modo di giocare sia simile a quello di Sacchi, anche perché ancora stiamo muovendo i primi passi, mentre il Milan di Sacchi era una squadra stratosferica".
Cosa pensa del calcio italiano?
"Siamo arrivati per svolgere il lavoro secondo il nostro credo calcistico. Abbiamo il massimo rispetto per il calcio italiano, ci saranno situazioni che ci sorprenderanno anche in modo positivo. Esistono molte idee nel calcio e sono tutte valide".
Totti e Borriello possono giocare insieme?
"Giocatori di questo profilo dobbiamo farli coesistere, ma servono anche giocatori che difendono e attaccano insieme".
In Spagna come si poneva nei confronti dei media?
"Da giocatore non leggevo molto; i giornalisti italiani e quelli spagnoli comunque si somigliano molto, sono passionali entrambi. Di solito leggo altro per distrarmi e non di sport. Quelle dei giornalisti sono interpretazioni, io che vivo il campo tutti i giorni posso dire cosa è vero e cosa non lo è. Penso che quando si vince troppi complimenti fanno male, ma fanno male anche troppe critiche quando si perde".
Menez più arretrato come Iniesta è un'idea?
"Si, lui è quel tipo di giocatore che può fare la punta, ma può anche giocare interno o largo sulla fascia".
C'è sintonia tra Vucinic e Menez?
"Stiamo muovendo i primi passi di una nuova tappa; i giocatori devono dimenticare il passato e giudicare il presente, come ci si allenaadesso. L'arrivo del nuovo allenatore e il cambio di proprietà devono essere un'occasione da cogliere per creare un nuovo ambiente, l'obiettivo di tutti è di portare la Roma più in alto possibile. Io ricerco per prima cosa la sintonia; se dovessi accorgermi che qualcuno non è in empatia sarei il primo a prenderne atto e lo escluderei dal gruppo"

Conferenza di Luis Enrique al termine della gara contro la selezione locale altoatesina

Quali indicazioni hai tratto da questa prima amichevole?
"Poche, perché stiamo lavorando da cinque giorni. Ovviamente i giocatori della Roma sono già di ottimo livello, queste partie servono ad applicare gli shcemi provati e a migliorare l'aspetto fisico".
Vucinic?
"Non vorrei parlare dei singoli, con la squadra il rapporto è perfetto. Mi piacerebbe però sottolineare la prestazione dei giovani, da Caprari a Viviani a Bertolacci e quindi desidero fare i complimenti ad Alberto De Rossi".
Dove deve giocare la punta centrale nel suo modo di gioco?
"Le posizioni cambiano continuamente, che Totti giochi più alto o più basso non importa. Abbiamo fatto diverse prove, anche De Rossi più basso e più alto. L'importante è che tutti seguano la stessa idea di gioco che portiamo avanti".
Rosi ha tirato in maniera superficiale il rigore, decidi tu chi lo tira?
"Ho parlato con Rosi dopo la partita e si è scusato. Questo è importante perché l'avversario deve essere sempre rispettato. Sono io che decido i rigoristi, so che Totti è un ottimo rigorista ma sono solo 5 giorni che lavoriamo, dobbiamo ancora registrare alcune cose".
Nella formazione iniziale c'erano diversi giocatori che non hanno giocato nel proprio ruolo, come Borriello o Pizarro..
"Borriello ha giocato come attaccante, ha fatto 3 gol, il primo in rovesciata, dov'è che si firma? Non faccio esperimento, credo che quei giocatori possano giocare in quelle posizioni".
I terzini  (Taddei e Cicinho ndr) spingeranno come oggi anche quando la Roma inconterà squadre più forti?
"Sono delle figure molto importanti, devono correre ma anche avere tecnica; Taddei Cicinho Josè Angel quando arriverà, Cassetti e Crescenzi possono tutti interpretare bene questo ruolo".
Sugli spalti è apparso lo striscione con scritto: lavoro e sudore. Che ne pensa?
"Falli correre è la frase che più mi hanno detto e io adesso aggiungo giocate bene a calcio, tutti insieme. mi piace lavorare sodo ma anche giocare bene, questo è il mio obiettivo".
Sembra che abbia già intrigato la squadra....
"Spero sia così; questo è comunque un lavoro di gruppo, remiamo tutti dalla stessa parte; sono rimasto colpito dai tifosi e dal loro sostegno. Il nostro obiettivo è renderli orgogliosi e se così sarà vorrà dire che stiamo facendo un buon lavoro".
L'arretramento di Taddei può essere una soluzione? Crede nel rilancio di Cicinho?
"Taddei può giocare come terzino ma anche come interno. Cicinho? fa parte di questo organico, a me piace e se riuscirà a rilanciarsi dipenderà dal rendimento sul campo".
De Rossi è fondamentale per il suo gioco?
"E' un giocatore indispensabile per me, un calciatore chiave; è uno dei più grandi anche a livello mondiale  e adesso sto imparando ad apprezzarlo anche come persona, è molto disponibile e ambizioso e spero sia coinvolto da questo progetto".
A che punto è l'apprendimento della squadra per quel che riguarda il suo gioco? La sorprende che Bojan sia in ritiro con il Barcellona?
"Abbiamo appena iniziato questo cammino, siamo come i bimbi che bevono dal biberon. Su Bojan preferirei parlasse Walter (Sabatini, ndr), a me piace lavorare con i giocatori che ho a disposizione, poi si vedrà".
E' azzardato pensare a una Roma giovane anche quando si giocheranno partite importanti?
"Non guardo mai la carta d'identità, conta il rendimento poi c'è anche un periodo di formazione; è chiaro che alcuni sono maggiormente pronti ma punteremo sui giovani".
Menez?
"Tratto Menez come gli altri, è un giocatore che mi piace e che può fare la differenza. Posso parlarne soltanto che bene per quel che riguarda la sua disponibilità".
 Una giornata importante. Quali sono le cose che più le sono piaciute?
"Tutto, tutto davvero. Solo dopo cinque giorni di lavoro la partita è stata bella".
Totti ha detto che il nuovo modo di lavorare è stimolante.
"Lo so che piace ai giocatori questo modo di lavorare, spero che si possa continuare così perché lavorare tutti insieme è l’umico modo per arrivare ai risultato".
Tutti sorridono, mentre quando sono arrivati i ragazzi sembravano dubbiosi.
"La vita è fatta per essere felici, questo è un gioco, un divertimento. Quanto più si è felici, più si lavora meglio".
Primo tempo con molti campioni e secondo con i giovani che è abituato a guidare...
"Mi sono piaciuti sia i campioni che i giovani e dico bravo al loro allenatore  perché il suo buon lavoro oggi si vede. Mi piace davvero molto"

comunicato ufficiale LUIS ENRIQUE è il nuovo allenatore della ROMA , anche se tutto si sapeva gia' da tempo

L’A.S. Roma S.p.A. rende noto di aver sottoscritto con il Sig. LUIS ENRIQUE MARTÍNEZ GARCÍA, il contratto economico quale Responsabile Tecnico della Prima Squadra.
L’accordo raggiunto, di durata biennale, prevede il riconoscimento al tecnico di un emolumento lordo di € 2,9 milioni di euro, per la stagione sportiva 2011/2012, e di € 3,1 milioni di euro, per la stagione sportiva 2012/2013, oltre a premi individuali per il raggiungimento di prefissati obiettivi sportivi.
Luis Enrique sarà coadiuvato da uno staff composto da :

  • Iván de la Peña López:Assistente 
  • Moreno Gonzales Robert: Allenatore in seconda,
  • Antonio Llorente :Mental Coach
  • Pol Cabanellas Rafael :Preparatore Atletico



Luis Enrique allenatore della magica ROMA



















SPERIAMO CHE PORTERAI UN PO DELL' ARIA VINCENTE CHE SI RESPIRA A BARCELLONA, BUONA FORTUNA MISTER !!!

E' arrivata vis FAX la firma di Luis Enrique come nuovo allenatore della Roma.

L'asturiano percepirà 1,6 milioni annui per due anni più un opzione per il terzo. Il suo staff comprenderà Cabanellas, Di Moreno e Llorente più un quarto collaboratore che rimarrà a Barcellona che agirà come osservatore direttamente dalla città catalana

Giampaolo: "Sabatini mi ha chiamato per relazionarlo su Luis Enrique"

"Nell'ultimo anno ho passato alcune settimane a Barcellona per guardare gli allenamenti dei blaugrana, dalla prima squadra fino al settore giovanile e tra le circa 40 sedute che ho osservato almeno la metà erano quelle dirette da Luis Enrique, per cui Sabatini mi ha chiamato per essere relazionato sul tecnico dei catalani. Non c'e' stato null'altro tra noi".

Luis Enrique parla del suo possibile approdo nella capitale

"Stiamo trattando, e per tanto, dato che è una negoziazione non dirò nulla finché non sarà conclusa. Delle altre possibilità non parlo. Pep  e io abbiamo parlato di questo e mi ha detto che è un club serio e che sarebbe un'ottima opzione per me"
"Mi piace molto il progetto della Roma e mancano solo gli ultimi dettagli. C'è un accordo con la società giallorossa ma ancora nulla di ufficiale". De la Peña, ex calciatore della Lazio: "Ha molte chance di accompagnarmi in questo viaggio"

Luis Enrique parla del suo futuro

"Ho avuto contatti con i dirigenti della Roma, è una possibilità attraente, perché é una delle più forti squadre italiane. Non voglio esprimere giudizi sulla sua rosa, ripeto, la situazione va ponderata. So però che loro hanno diverse opzioni a disposizione, anche io le ho: dovrò ponderare bene tutto. Modello Barca esportabile? Sì, penso si possa fare. Basta avere il profilo di giocatori adeguato. Dove andrò, porterò le mie idee e al tempo stesso mi adeguerò. E parlerò il giusto e l'opportuno". 

Luis Enrique, 41 anni, contratto in scadenza con il Barcellona B, è il prescelto per la panchina della Roma


Baldini lo ha già contattato, mentre un incontro vero e proprio è in programma (ma da confermare) per la prossima settimana. Il curriculum dello spagnolo incarna in tutto per tutto lo spirito con cui si sta costruendo il club giallorosso: ovvero, la capacità di allevare il settore giovanile e riconoscere i migliori, poi la bravura nell'insegnare calcio e di lavorare con i talenti.