Il recupero miracoloso di Fabrice Muamba


Il medico della società inglese, Jonathan Tobinha confermato che il ragazzo è cosciente ed è in grado di ricordare quanto successo al White Hart Lane, lo stadio del Tottenham, lo scorso sabato. “Sono entrato in stanza -ha detto Tobin- e lui mi ha salutato con ciao doc!”. Gli ho chiesto come sta e mi ha risposto: “bene”. Il giocatore ha poi chiesto al medico cosa gli fosse successo e io gliel’ho raccontato. Ho detto che i medici hanno provato a rianimarlo per 48 miniuti, fino al suo arrivo in ospedale a Londra. Da quel momento ci fu un lavoro di altri 30 minuti, prima che il suo cuore ricominciasse a battere, aiutato anche da 15 scariche elettriche. Il suo cuore è rimasto fermo per due ore, e tutti avevamo paura di danni cerebrali. Non nascondiamoci, era morto”.

Il dottor Andrew Deaner, il cardiologo e tifoso del Tottenham che ha mollato il suo posto ed è corso in campo per aiutare il giocatore, ha raccontato un curioso aneddoto relativo proprio a Muamba, al quale è andato a fare visita in ospedale. “sono entrato in stanza e gli ho chiesto, sibilandogli nell’orecchio quale fosse il suo nome. Mi ha risposto esattamente, e allora gli ho chiesto se era davvero un grande calciatore. Lui mi ha risposto ci provo”. Deaner, il quale ha definito il recupero di Muamba “miracoloso”, ha le lacrime agli occhi al sol pensiero di un recupero così efficace, con tanto di sense of humor.Deaner ha anche ripercorso il momento dei soccorsi, ovvero di quando è scattato in piedi ed è corso in campo, lasciando il fratello a fare la guardia a un seggiolino vuoto: “mi son girato verso mio fratello, gli ho detto che stavano facendo una rianimazione cardio-polmonare e sono volato ad aiutarli. Una voce mi ha detto di correre. L’adrenalina ha cominciato a pompare, come succede sempre davanti a un arresto cardiaco. Con il senno di poi, non mi stupirebbe se i medici a bordocampo mi avessero cacciato dicendo che non avevano bisogno di aiuto”. Il dottor Deaner ha voluto elogiare “la prontezza dei soccorsi e la buona sorte che ha spinto tutto nel verso giusto. Non credo la sua vita sarà in pericolo. Neurologicamente risponde bene, ma è ancora troppo presto per fare previsioni”.www.giornalettismo.com

Henry vola per salutare Muamba,Aveva chiesto di saltare la partita di Salt Lake City non appena saputo quello che era successo al suo amico Fabrice Muamba, a cui aveva fatto da mentore all’Arsenal e con cui aveva passato qualche giorno di vacanza la scorsa estate a New York, ma quelli dei Red Bulls non glielo hanno permesso. E così, finita la partita, Thierry Henry si è imbarcato sul primo volo per Londra, via New York, e ieri mattina è arrivato al London Chest Hospital dove da sabato Muamba è ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Nelle intenzioni di Titì la visita doveva restare una faccenda privata (il giocatore è anche passato dal retro pur di non essere beccato dai giornalisti), ma farsi 5mila miglia per parlare un’oretta con il centrocampista del Bolton (e quasi due con il resto della sua famiglia) e poi tornare indietro nella stessa giornata è un gesto che non poteva passare sotto silenzio.www.gazetta.it

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